Archiviata la 57^ edizione del Torneo delle Regioni di Calcio a Cinque, abbiamo dato la parola ai cinque tecnici delle Rappresentative Marchigiane: punto della situazione, ringraziamenti, risultati ed emozioni di un’esperienza davvero unica.
Francesco Battistini
«Si è concluso anche questo TdR edizione 2018. Posso dire, avendolo disputato per oltre 20 anni, di conoscerlo ormai bene. Si tratta, oltre che del più importante torneo giovanile della LND, di uno straordinario contenitore di emozioni, stati d’animo e sensazioni in cui si ritrovano catapultati i ragazzi.
E vorrei partire proprio da loro, i nostri ragazzi, perfetti davvero sotto tutti i punti di vista: sportivo, avendo dato davvero tutto per questa maglia e per rappresentare al meglio un movimento ed un’intera regione; disciplinare con una correttezza esemplare che si è tradotta in un numero di cartellini gialli prossimi allo zero e comportamentale con atteggiamenti educati e rispettosi in campo ma soprattutto fuori. A chi pensa che il risultato sportivo poteva essere migliore dico che sicuramente è vero, ma altrettanto vero è che oltre ad essere inseriti in un girone decisamente complicato i ragazzi hanno dato vita a gare equilibratissime ed ottimamente giocate in cui la componente del “caso” ha contribuito a far pendere l’ago della bilancia dalla parte sbagliata. Una menzione alle ragazze che sono riuscite con un torneo di testa, logica e cuore a raggiungere i quarti di finale perdendo poi di misura contro il Lazio squadra non più forte ma sicuramente più esperta non solo anagraficamente.
La preparazione al torneo è stata maniacale e al contempo fantastica. Questo nuovo progetto di lavorare in pool mettendoci tutti noi 5 allenatori delle rappresentative a disposizione contemporaneamente di tutte le selezioni si è sicuramente rivelata vincente anche per stessa ammissione dei ragazzi. Abbiamo loro offerto più nozioni ed allenamenti, a mio parere, mirati e ben strutturati e di ottima qualità tutti preparati con certosina attenzione e meticolosità proprio per riuscire a parlare sempre tutti la stessa lingua e fornire le stesse informazioni. Tutto ciò ha immediatamente cancellato il dubbio che troppi allenatori avrebbero potuto creare confusione tecnica lasciando il campo a sedute tecnico e tattiche di una qualità che mai si era raggiunta prima.
Voglio concludere ringraziando i principali artefici di tutto questo: in primis Marco Capretti che ha voluto con forza questa innovazione ed ha creato un team affiatato e motivato come non mai per poi proseguire con Alver Torresi scrupoloso e perfetto nella cura di tutti gli aspetti dirigenziali ed organizzativi e non posso ovviamente dimenticare gli indispensabili e sempre disponibili Massimo Marchetti, Simone Silenzi, Christian Papetti ed anche lo sfortunato Marco Mastrostefano. Ho volutamente lasciato per ultimi i miei straordinari compagni di viaggio da cui ho imparato tantissimo e spero di aver lasciato qualcosa di mio. Abbiamo condiviso tutto quanto ci era possibile a volte con il sorriso altre volte con aspri confronti ma alla fine credo che questi 6 mesi di lavoro insieme ci abbiano migliorato ed abbiano lasciato qualcosa in eredità al futsal marchigiano (soprattutto con l’avvio del progetto Laboratorio Tecnico) o quanto meno a tutti i ragazzi e ragazze con cui abbiamo avuto il piacere di lavorare; a Giovanni Ditommaso, ad Alfredo Macellari, a Michele Ristè ed a Marco Vagnarelli dico semplicemente grazie mille vi voglio bene!».
Giovanni Ditommaso
«Quest’anno per me è stato il secondo Torneo delle Regioni, io e mister Ristè abbiamo seguito principalmente i Giovanissimi e gli Allievi ad Orvieto. La nostra esperienza purtroppo non è andata benissimo dal punto di vista dei risultati, dove non siamo passati in nessuno delle due categorie, con i giovanissimi perdendo tutte e tre le partite, mentre con gli allievi perdendo la qualificazione con la Campania a due minuti dalla fine. A parte i risultati l’esperienza è stata come sempre meravigliosa e i ragazzi si sono comportati molto bene su tutti i punti di vista. Sicuramente torno dal Torneo delle Regioni con qualche certezza in più, quella che nei settori giovanili bisogna lavorare in modo esponenziale sulla tecnica individuale e sulla formazione dei giovani calcettisti a 360 gradi. Su questo abbiamo bisogno del buon lavoro delle nostre società marchigiane».
Alfredo Macellari
«”Road To Umbria” è stato un percorso molto impegnativo. Il nuovo sistema di gestione delle squadre Rappresentativa si è rivelato una vera e propria sfida per me e per i miei colleghi. Ci sono degli aspetti da limare e rivedere, ma credo che sia davvero la giusta proposta per ottenere un miglioramento complessivo degli standard qualitativi nella formazione degli atleti del futsal marchigiano. Il TdR 2018 infatti, ci vede in ritardo rispetto alle realtà con cui ci siamo confrontati, ciò vuol dire che per primo lo staff tecnico, ed a seguire le società giovanili e femminili, devono prendere coscienza dei margini di miglioramento che ancora possono essere raggiunti, e del duro lavoro necessario. Il Laboratorio Tecnico, in tal senso, appare una soluzione opportuna, nella speranza che venga utilizzato sempre di più dalle società, specie da quelle femminili, che in questa prima stagione sono purtroppo rimaste alla finestra.
La parziale riduzione di questo gap, come suggerito dai risultati di questo TdR, in un solo anno di lavoro, non può essere che un punto di partenza per tutti. E’ inutile ripetere che questa competizione porta gli atleti ad affrontare gare di altissimo livello, che con ogni probabilità non hanno mai disputato ne mai disputeranno di nuovo: abbiamo fatto un piccolo passo avanti, ma non basta, non basta.
Personalmente porto a casa un immenso e travolgente mix di emozioni, dalla condivisione del lavoro coi miei fantastici colleghi, che vale molto più del Corso di Coverciano, all’impegno dei ragazzi, alla disponibilità delle società fino a ogni singolo giorno passato a studiare come proporre questo progetto nella maniera più professionale possibile.
I ringraziamenti vanno a tutti coloro che si sono profusi per questo evento, dai miei compagni di viaggio fino a tutti i giocatori ed le loro società.
Ora si cerca di terminare il conflitto tra gioia e rabbia, ci si prende un po’ di riposo, poi si valuterà cosa fare in futuro.
Un immenso grazie a tutti».
Michele Ristè
«Anche questo TdR è giunto alla sua conclusione. Questa manifestazione, al di là del mero risultato sportivo ti lascia un vortice di emozioni indelebili: ti fa conoscere sempre nuovi ragazzi, i quali hanno la possibilità di vivere una settimana da “professionisti”. Tra loro si instaurano legami e nuove amicizie che restano nel tempo, anche dopo una sola settimana, in cui vivi fianco a fianco ogni momento della giornata. Il TdR è un’esperienza altamente formativa, per alcuni anche di più della stagione sportiva nel proprio club, in quanto ti confronti con le eccellenze nazionali. E lo stesso vale per noi tecnici. Ti affezioni ai ragazzi e vale la pena girare la Regione per un’intera stagione, alla ricerca dei migliori talenti in erba, per vivere questi pochi giorni con loro. Non so se si può scrivere ma insomma…il TdR è una figata pazzesca!».
Marco Vagnarelli
«Bellissima esperienza molto intensa gestita dal nostro staff in maniera impeccabile infatti vorrei approfittarne per ringraziare tutti da Marco Capretti che mi ha dato la possibilità di vivere questa esperienza a tutto lo staff tecnico con il quale ho convissuto mesi di confronto e crescita formativa che secondo me hanno migliorato l’offerta da proporre ai ragazzi/e delle rappresentative in più ringrazio tutto la staff sanitario che ha provveduto in maniera instancabile ed impeccabile ad aiutare gli atleti/e ad essere al meglio. Ringrazio lo staff dirigenziale che non ci ha fatto mancare nulla e per ultimo ma non per importanza ringrazio tutti i ragazzi/e per l’impegno profuso e le emozioni che ci hanno fatto provare!!! Entusiasta».
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